Diario dalla provincia italiana. Diario dall’Italia che è entrata nel Terzo Millennio, sbagliando tutte le tattiche possibili. Diario dal declino, dalla catastrofe di un Paese che non ha saputo porre: a) merito, b) giovani, c) capitale umano, d) selezione al centro dell’agenda di una seria politica indistriale. Il risultato sono lettere come quelle che ci ha inviato il nostro ascoltatore Federico. Leggere per credere:
“Buongiorno, sono Federico, un ragazzo di 19 anni. Abito in un paese in provincia di Modena.
Finite le superiori ero indeciso sul percorso da prendere. Le strade erano due: lavorare, o meglio, cercare un lavoro, o continuare a studiare. Io avevo scelto, anche se non ero molto sicuro, di continuare a studiare. Mi ero iscritto all’università, alla facoltà di Giurisprudenza a Modena. Era una scelta un po’ strana, lo so. avevo scelto una strada completamente diversa dagli studi delle superiori, ma ero molto portato per quel tipo di studio e per quelle materie.
A metà anno ho mollato gli studi universitari. Premetto che la colpa principale è stata mia, è stata una mia scelta. Ma ho maturato questa scelta pensando e consapevole della situazione in cui ero. Sentivo che era un bel peso sia per me, forse non ero disposto a fare un sacrificio così grande. Anche perché, oggi, conta poco avere quel pezzo di carta.
Sono d’accordo con voi quando dite:
“Classe potenziale all’estero” : Molto spesso i ragazzi laureati ma anche diplomati sono costretti ad andare via per lavorare. In Italia
cercano ” ragazzi giovani con ottima esperienza” . Vogliono i ragazzi, usciti dalle scuole o dalle università, già formati… cosa impossibile, secondo me.
“Questione dei curriculum” : Per esperienza personale, posso dire che ho e sto mandando via dei curriculum tutti i giorni e molto spesso non ottengo risposta. Fino ad oggi ho ottenuto 4 risposte su non so quanti curriculum.
“Meritocrazia” : questo è il punto che condivido di più. Oggi, in Italia si devono avere conoscenze. La gran parte della gente che conosco lavora grazie alle conoscenze, e non sicuramente per meritocrazia. Sono proprio quelli che poi ti criticano perché, te, sei senza lavoro, ti dicono che non stai cercando e ti fanno sentire inferiori quando si parla in gruppo. Se devo essere sincero questo “Sistema”, perché per me è “Nuovo Sistema per Lavorare”, mi fa abbastanza schifo.
Io, come tanti altri ragazzi, ho voglio di andare via da questo Paese. Anche se in questo momento non posso (economicamente). Dovrei trovare un lavoro, mettere via un po’ di soldi e solo a quel punto preparami e andare.
Mi piacerebbe un domani scrivere da un Paese estero, dove i giovani come me vengono considerati, presi e fatti crescere e valorizzati. Cosa che in Italia non fanno e non faranno mai.
FEDERICO
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